Jamio piattaforma cloud lowcode nocode
Risk Management con approccio no-code

MAGAZINE N.52 | Risk management ed approccio no-code

La gestione del rischio presuppone l’implementazione di un percorso continuo di adattamento al contesto oggetto di applicazione delle procedure di Risk Management racchiudibili nelle tre fasi di Prevention, Detection e Response. Le tre fasi non possono essere considerate statiche nel tempo, in virtù della natura evolutiva delle situazioni di rischio. Inoltre, sebbene possano essere adottate delle metodologie di analisi del rischio che minimizzano l’entità del rischio residuo, tali attività sono caratterizzate da elementi di natura previsionale e probabilistica, per cui è ragionevole assumere la presenza di fattori di rischio taciti.  È ragionevole affermare che il rischio zero non sia raggiungibile, motivo per cui oltre alle fasi preventive è necessario dotarsi di metodologie e strumenti per la gestione delle risposte a incidenti e consentire un’evoluzione del modello di risposta a situazioni non previste o non scoperte come da piano di monitoraggio.

Prescindendo dalla natura del rischio, una situazione di rischio presuppone due fasi, quella del contenimento del danno, diretto e indiretto, determinato dalla situazione di rischio da un lato e l’implementazione di una evoluzione del sistema di prevenzione, con la finalità di ridurre le probabilità di accadimento, adeguando le diverse componenti del sistema di gestione del rischio, quella informativa, quella organizzativa e quella tecnologica.

Nella realizzazione di un sistema di supporto alla gestione del rischio è necessario garantire la compliance delle azioni al modello organizzativo di gestione del rischio e l’introduzione agevole delle opportune azioni migliorative. Inoltre, la definizione del modello deve essere tale da essere resiliente; quindi, non vincolato a processi rigidi predefiniti, ma deve essere garantita quella flessibilità necessaria per l’articolazione delle azioni di risposta più opportune per la situazione contingente.

Per raggiungere tale obiettivo, l’approccio no-code e model driven della Openwork abilita la coniugazione di persone, organizzazioni, dati, documenti e azioni in tale direzione mediante l’utilizzo del prodotto Jamio openwork.

Nell’ambito del progetto Secure Safe Apulia, realizzato in partenariato con EXPRIVIA S.P.A., MAC & NIL S.R.L., EUSOFT S.R.L., SYSMAN PROGETTI & SERVIZI S.R.L., finanziato nell’ambito del FSC 2007 - 2013 - Titolo II - Capo 1 “Aiuti ai programmi di investimento delle grandi imprese” sono stati declinati modelli e metodi per l’implementazione di sistemi per la gestione della safety e per la security, a partire dal rischio cyber, ma estendendolo ai temi del rischio fisico e organizzativo.

Nello specifico Openwork ha declinato le fasi di Detection, Response e Prevention declinandoli nell’ambito della  piattaforma Jamio openwork nel dominio della risposta integrata e per la definizione di pattern per l’implementazione di protocolli di risposta, premesso che in una logica di ciclo continuo nella gestione della sicurezza, la prevenzione e la response si differenziano per il momento in cui determinate azioni vengono svolte, se in anticipo rispetto a un evento o se attivate in relazione alla manifestazione della situazione di rischio, mantenendo caratteristiche di similarità per l’espletamento dell’azione. Ciò è particolarmente vero nelle fasi di analisi predittive per il rischio e di audit sulla catena delle cause che hanno determinato l’origine del danno.

Risk Management BPM nocode platform

Openwork ha definito modelli e metodologie che, seguendo la mission aziendale nell’abilitare le organizzazioni nella costruzione di soluzioni con approccio no code, consentano il raggiungimento degli obiettivi suddetti, ovvero:

  • Compliance al modello organizzativo e procedurale:
    verte nell’attivazione delle risorse autorizzate all’espletamento di determinate azioni, accesso a dati e informazioni, in relazione alla struttura organizzativa predisposta alla gestione del rischio, sia essa la medesima struttura organizzativa aziendale o una struttura organizzativa definita ad hoc;

  • Resilienza:
    i processi e le attività non vengono orchestrate in maniera rigida, ma
    • viene attuato un approccio mutuato dal case management, operando in maniera destrutturata con azioni necessarie per l’obiettivo specifico del caso contingente
    • si sfruttano pattern per la collaborazione il coordinamento fra le risorse umane nel raggiungimento di un determinato obiettivo: con tale approccio vengono definiti i piani di azioni in risposta a un incidente specifico, attivando sia azioni di contenimento che azioni di audit, i quali vengono composti in funzione dell’esigenza specifica direttamente in fase di esecuzione

  • Adeguamento continuo:
    le azioni di audit, mediante l’implementazione di RCA, portano alla definizione di azioni atte a migliorare il sistema di prevention in essere (ad esempio variando la frequenza dei percorsi di formazione e addestramento) o, addirittura alla variazione del sistema stesso (cambiamenti nel sistema organizzativo, introduzione di nuove azioni strutturate, variazioni alle procedure), che beneficia dell’approccio no-code model driven per cambiamenti rapidi e agevoli. L’approccio no code rende più repentini tali interventi, in quanto consente agli analisti aziendali la definizione e l’implementazione di tali interventi in maniera autonoma.

L’approccio definito incrocia due dimensioni. La dimensione orizzontale  si caratterizza di tutte quelle azioni e pattern comuni, che non dipendono dallo specifico dominio applicativo, ma che prevendono la collaborazione di risorse umane, coordinate da un responsabile, nel raggiungimento di uno o più obbiettivi (piano di azione) o nell’istanziazione di processi comuni, quali invio di comunicazioni a entità interne al dominio o attivazioni di flussi di comunicazione verso l’esterno, dirette mediante canale prestabilito (mail, sms, …) o indiretti tramite canali social. La dimensione verticale caratterizza invece gli aspetti dello specifico dominio applicativo (rischio incendio, rischio chimico, rischio cyber, …), per cui la distribuzione delle autorizzazioni, l’organizzazione, i documenti, le tipologie di segnalazioni e incidenti, le procedure disponibili, i canali di contatto i quali possono essere gestiti anche in maniera congiunta delineando un quadro unico alla safety e alla security aziendale.

Workflow lowcode nocode platform

Le attività di sperimentazione, realizzate in collaborazione con Eusoft, che ha specializzato il proprio intervento nell’ambito della Chemical Defense, si è focalizzata sul rischio chimico, in cui è stato necessario verticalizzare i pattern definiti nei modelli di risposta a incidenti caratterizzati da situazioni di emergenza determinati dall’aumento della concentrazione di cloro in un ambiente caratterizzato dalla presenza umana. In tale contesto è fondamentale attivare processi di evacuazione in tempi idonei a garantire l’incolumità degli individui. In tali situazioni è necessario distinguere i falsi allarmi, ad esempio determinati da problemi tecnici sui sensori, da problematiche cyber. La soluzione proposta integra pertanto diversi modelli organizzativi, per il rischio cyber, per il rischio chimico e per anomalie tecniche in funzione delle segnalazioni rilevate nell’ambiente.

I pattern studiati rispondono alle caratteristiche tipiche dell’approccio no-code e model driven alla base della mission della Openwork, in cui soluzioni precostituite (pattern) possono essere specializzate e/o ampliate in domini specifici, ma sfruttando i concept studiati su un modello generalizzato, in cui vengono intersecate problematiche di asset management incident response, audit con modelli per il coordinamento di attività, con la definizione e assegnazioni di piani di azioni all’interno di un contesto organizzativo.

Risk Management con approccio no-code Jamio
Business case Jamio openwork

Nuova release Jamio 4.8: al via il rilascio ad ottobre 2024

Release Jamio 2024

La gestione della struttura organizzativa passa sul web

Con la versione Jamio Openwork 4.8, disponibile da ottobre 2024, verranno introdotte importanti novità che arricchiranno e miglioreranno l’uso della piattaforma a vantaggio sia dei progettisti Jamio che degli utenti finali.

La novità su cui vogliamo soffermarci in questo articolo, che apre nuovi interessanti scenari, è che la gestione della struttura organizzativa passa sul web; lasciamo invece a documenti più tecnici l’approfondimento delle altre migliorie e funzionalità introdotte.

Il nuovo Organization Manager full web

Già da tempo Openwork ha annunciato che lo strumento di authoring Jamio Composer, attualmente costituito da una applicazione che gira in ambiente Microsoft Windows, verrà nel tempo sostituito da tools di authoring completamente web-based.

Avrà il via ad ottobre il primo step: l’Organization manager è il primo di questi tool che sarà “spostato” dall’attuale Jamio Composer ad un editor full web, disponibile per ogni singola area di lavoro Jamio, accedendo tramite l’Admin Console, la console di amministrazione di un’area di lavoro Jamio.

Dunque, cosa succederà, riguardo la gestione della componente organizzativa, a partire dal 10 ottobre 2024?

Per gli utilizzatori finali delle soluzioni, ovvero coloro che accedono all’area di lavoro tramite browser o app mobile non cambierà nulla! Potranno continuare a usare normalmente le soluzioni Jamio e a gestire utenti, incarichi, gruppi, come sono abituati a fare. Nulla sarà diverso su Jamio on stage!  Infatti, il cambiamento è stato progettato e realizzato in modo tale da non aver alcun impatto con le migliaia di utenti delle soluzioni Jamio.

Gli amministratori di soluzioni Jamio, invece, accedendo dall’Admin Console alla voce di menu “organizzazioni”, troveranno la/le organizzazioni pubblicate sull’area di lavoro, ora disponibili in sola consultazione, completamente editabili attraverso un editor grafico che consente operazioni visuali, drag&drop, undo/redo, creazione immagini, etc . Potranno dunque essere aggiunte unità organizzative, inserite nuove posizioni organizzative, modificate le gerarchie, e tanto altro, insomma, si potrà gestire l’intero ciclo di vita di una organizzazione da web, in piena autonomia da jamio composer.

Questa prerogativa potrà essere delegata anche ad altri utenti della soluzione, opportunamente censiti in un nuovo gruppo di piattaforma denominato Organization Managers.

Nel rilascio successivo a quello di ottobre, anche la gestione degli account, criteri account e criteri password passeranno in Admin Console, con l’obiettivo di portarvi nel tempo tutte le altre funzioni amministrative, come la gestione dei gruppi.

Anche i progettisti Jamio ne potranno trarre vantaggi, trasferendo anche ad altri l’onere del disegno dell’organizzazione, in fase di modellazione di una soluzione Jamio, poiché non più effettuabile da Jamio Composer.

Ma che succede alle soluzioni esistenti? I progettisti non dovranno preoccuparsi di adeguare i Jamioware esistenti, se non per alcune piccole accortezze in fase di nuova pubblicazione. Infatti, il cambiamento è stato progettato e realizzato in modo da rendere compatibili le soluzioni Jamio già modellate.

Aprendo in Jamio Composer il sorgente di una soluzione che contiene una componente organizzativa, questa semplicemente non verrà più mostrata. L’upgrade del composer automatizza il passaggio; potrebbe soltanto esserci la necessità di riconciliare nuovamente alcuni Alias che fanno riferimento e componenti organizzative, per poter effettuare una nuova pubblicazione.

Per le nuove soluzioni, la creazione dell’organigramma, per una specifica area Jamio avverrà, come già detto, sul web dall’Admin Console. Sono quindi snellite le procedure di pubblicazione in produzione di un organigramma, con la possibilità di creare ed esportare report di pubblicazione e di problemi generati. Sarà  possibile esportare un organigramma ed importarlo in un’altra area di lavoro. Restano invece nel composer le personalizzazioni di eventuali modelli organizzativi.

Quali scenari business vengono aperti?

La gestione di un’organizzazione non dev’essere una problematica meramente tecnica ma dev’essere gestibile da utenti business. Questo rilascio va esattamente in questa direzione: non è più necessario accedere a strumenti tecnici (Jamio Composer) per gestire una organizzazione ma lo si può fare con semplicità dal web, i privilegi per poter operare sulle strutture organizzative vengono separati da quelli per operare sui metadati e si introduce, inoltre, in ogni area, anche una ulteriore separazione tra il ruolo di amministratore e quello di organization manager.

In più il versioning delle organizzazioni e la modifica che avviene su un’area temporanea,  portato a livello di utenti business permette una gestione più vicina alle esigenze Enterprise delle componenti organizzative nonché una maggiore serenità vista la semplice possibilità di tornare indietro nella manutenzione delle componenti organizzative.

Academy Jamio openwork

Openwork al TechTalks dell’Università di Torino: in agenda i project work dei partecipanti al mini master sul no-code

TechTalks UNITO Jamio openwork

Giovedì 19 settembre alle ore 14:30 presso il dipartimento di management dell’Università di Torino, Jamio openwork interviene nel TechTalks “Il Citizen Developer: futuro per aziende e professionisti”

L’incontro sarà anche occasione per la presentazione dei project work realizzati dai partecipanti allo Short Master “Nuove frontiere per avvicinare business ed IT Il Citizen Developer e lo sviluppo applicativo no-code”, progettato e realizzato da UNITO con la collaborazione di Openwork.

Quattro gruppi di lavoro, quattro diversi casi di business tratti dal contesto lavorativo o di studio, analizzati e modellati rapidamente in una soluzione software con la piattaforma no-code Jamio openwork.

Vi sarà dunque modo di dare concretezza alle parole presentando i risultati di un percorso, sfidante ed innovativo, che si è concluso con successo e che verrà riproposto come opportunità per qualificarsi ulteriormente nell’affrontare le sfide che l’intersezione IT & Business pone, in maniera continuativa, nel mondo del lavoro.

TechTalks UNITO
Clienti Partner Jamio openwork

Industry Digital Evolution 2024: Openwork presente alla tre giorni di Ostuni

“Costruire una trasformazione resiliente e sostenibile in settori chiave per promuovere la competitività internazionale”

Un importante momento di confronto e innovazione, dedicato alla trasformazione resiliente e sostenibile in settori chiave dell’industria. Si tratta della settima conferenza “Evoluzione digitale dell’industria – IDE 2024”, una tre giorni in cui esperti provenienti da aziende leader, PMI e centri di ricerca si sono riuniti per discutere e scambiare esperienze su come le nuove soluzioni digitali stiano rimodellando il panorama competitivo globale.

L’evento, svoltosi dal 4 al 6 settembre presso il Grand Hotel Masseria Santa Lucia, Ostuni (BR), ha previsto 5 sessioni tematiche che hanno esplorato l’integrazione di pratiche avanzate per ottimizzare la gestione dei costi e delle risorse, promuovendo la resilienza organizzativa

Alla conferenza ha preso parte anche il CEO di Openwork Salvatore Latronico attraverso un intervento nella sessione dedicata al tema Sanità, con un approfondimento su come le tecnologie di sviluppo applicativo no-code possano aiutare la ricerca clinica nel raccogliere, immagazzinare e processare sistematicamente una grande quantità di dati per prevenire lo sviluppo delle malattie neurodegenerative nei soggetti a rischio.

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