Jamio piattaforma cloud lowcode nocode

MAGAZINE N.10 – BOOST YOUR DIGITAL TRANSFORMATION

 

Torna l’8 Maggio a Roma l’evento di Openwork in partnership con Microsoft. Ti mostreremo durante una Live Session la semplicità dell’approccio Zero-Code della piattaforma BPM Jamio Openwork, costruendo insieme la tua solution step by step per la digitalizzazione dei processi aziendali.

Alla Microsoft House scoprirai un metodo innovativo per realizzare soluzioni BPM e per portare il tuo Business su Microsoft Azure.

CEO & CIO: Un linguaggio in comune per la Digital Transformation 

Il binomio Digital & Transformation porta generalmente nell’immaginario comune immagini di innovazione in ambito software relegate alle competenze delle aree IT. Storicamente latori dello sviluppo della tecnologia in azienda sono CIO, IT Manager, sviluppatori, che si trovano anche nella posizione di dover misurare l’efficacia delle scelte effettuate tramite indicatori di Business.

È quindi davvero il CIO il “portatore sano” di innovazione tecnologica in azienda? A questa domanda risponde, dati alla mano, la ricerca di John Rymer e Jeffrey Hammond, del noto Advisor USA Forrester.

Digital gap, barriere organizzative e ROI sono i freni posti ed imposti dai CEO al lavoro dei CIO, freni che rendono necessaria una compartecipazione nel setting degli orientamenti alle scelte dei software in azienda ed alla verifica dei risultati in termini di obiettivi di Business.

Non parliamo di semplice innovazione della gestione IT o di digitalizzazione, quanto piuttosto di individuare le strategie e le leve competitive che portino ad una trasformazione del business grazie all’IT: ecco la Digital Transformation, una cosa non solo da CIO, ma specialmente da CEO. Dice Forrester: “Mentre i CEO spingono le iniziative “digitali” presso le loro aziende, elevano il ruolo del software da centro di costo a scelta strategica”. Ovvero, il dictat è non solo individuare quale software sia la migliore opzione per risolvere un problema, ma quale sia la giusta strada per determinare un’opportunità di business.

Ma quali sono gli strumenti per garantire questa collaborazione tra due mondi che guardano a metriche differenti? Da un lato abbiamo il mondo IT, i codici, lo sviluppo rapido ed inarrestabile della tecnologia. Dall’altro abbiamo l’economia d’impresa, la competition, il miglioramento dei processi organizzativi, l’efficacia, oltre che l’efficienza. Forrester parla di una partnership a 5 punti tra i due leader:

  1. Definire e tenere allineati gli obiettivi IT a quelli di business. Per quanto la condivisione degli obiettivi aziendali sia una necessità, è vero anche che è importante riallineare costantemente le scelte IT nel tempo, se il Business lo richiede.
  2. Stabilire le poche, fondamentali misure di successo. AD ed IT manager devono individuare la cornice entro la quale disegnare le scelte IT. Le necessità di Business diventano quindi una guida non opprimente.
  3. Condividere una mentalità imprenditoriale. È importante che i CEO scelgano il loro CIO, non solo per le competenze in ambito IT, ma perché anche in grado di comprendere le metriche del Business.
  4. Priorità, piani e progressi come uno “stream of consciousness”. Non più update periodici su obiettivi e risultati, ma un flusso comunicativo costante tra dirigenza aziendale e IT, per essere sempre in grado di revisionare la rotta dettata dai cambiamenti e dalle sfide che le aziende si trovano ad affrontare ogni giorno, e che richiedono un’azione rapida anche in ambito software.
  5. Impegnarsi a mantenere fresco il pool di talenti. Un punto delicato nel nostro paese visto l’importante Digital gap, quindi difficilmente raggiungibile con le classiche competenze IT. Tuttavia, Digital Transformation è anche trasformazione delle competenze in ambito digitale, non più relegate ai codici di programmazione, ma più impegnata a tradurre in Business le referenze IT.

Parole d’ordine sono quindi comunicazione bidirezionale, da e verso Business e IT, adattamento al cambiamento, ovvero adozione di tecnologie in cambio di evolvere e far evolvere continuamente le organizzazioni. Perché questo sia possibile è necessario dotarsi di un linguaggio condiviso e di strumenti più flessibili.

Ecco allora che la soluzione vincente si rivela una piattaforma Model Driven di Gestione dei Processi Aziendali (Business Process Management), una tecnologia in grado di originare un punto di incontro tra il Management ed i CIO grazie all’utilizzo di linguaggi visivi in sostituzione dei tipici codici di programmazione (da qui il concetto di Zero–Code). Le piattaforme di BPM (una su tutte è Jamio openwork) aiutano medie e grandi organizzazioni a digitalizzare, gestire e governare i processi aziendali mediante applicazioni create con l’ausilio di un linguaggio per l’appunto di Business, ovvero fatto di modelli  e regole di comportamento; grazie all’approccio Model Driven anche una figura del management sarà in grado di comprendere e costruire, in poche ore, applicazioni software orientate alla gestione dei processi di Business.

Cosa significa tutto questo? Significa che i CEO (il top management in generale) ed i loro software non viaggiano più per linee parallele, ma intrecciano le loro esigenze, parlano la stessa lingua, raggiungono rapidamente l’obiettivo comune.

Quindi conoscere il valore STRATEGICO e OPERATIVO dei propri strumenti per alimentare il Business equivale a dare non solo maggiore consapevolezza sugli obiettivi dell’azienda, ma soprattutto ad avere quel passo in più per adattarsi ai cambiamenti rapidi e costanti imposti dal mercato.

Editoriale a cura di:
Rita Genchi
Sales & Marketing Specialist

Openwork e Samsung per l’Innovation Camp:
I vincitori del project Work

Si è tenuta Giovedi 18 Aprile, presso la sede dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, la cerimonia di chiusura della seconda edizione di Samsung Innovation Camp, con la premiazione dei gruppi di giovani laureandi/laureati che hanno presentato i migliori project work alle due realtà locali coinvolte nel progetto di Innovation Camp, Openwork e Sidea Group.

Nata con l’idea di accompagnare gli studenti delle università italiane in un percorso formativo sulle tecnologie digitali, l’iniziativa di Samsung Electronics Italia (in collaborazione con Randstad), ha riscosso interesse sia da parte dei giovani (494 studenti e neo-laureati) che da parte delle imprese coinvolte nel progetto del marchio sudcoreano.

Per la fase finale di Innovation Camp sono state selezionate le migliori proposte degli studenti e analizzate sulla base dei requisiti richiesti dai business case commissionati da Openwork e Sidea Group, le due realtà locali che hanno aderito all’iniziativa di Samsung.

Dunque oltre alla costituzione di un Competence Center sul Business Process Management con il Politecnico di Bari, Openwork ha accolto con grande entusiasmo anche l’iniziativa di Samsung e Randstad, confermando il suo interesse sul  gap delle tecnologie digitali e, di riflesso, sulla riduzione del divario tra impresa e mondo universitario.

GRUPPI VINCITORI DEL PROJECT WORK DI OPENWORK
Con l’obiettivo di incrementare il tasso di conversione della vendita di Jamio (la piattaforma Cloud di BPM realizzata da Openwork), è stato chiesto agli studenti di analizzare con un benchmark le azioni messe in campo dai competitors, di studiare l’impatto sulla tecnica del Try&Buy e sul relativo tasso di conversione, di definire i canali e gli strumenti più idonei per la promozione del prodotto, di individuare i metodi per il monitoraggio delle campagne e per l’analisi dei dati e, soprattutto, di definirne i costi. Nel caso di Openwork, i gruppi vincitori sono stati due, a parimerito: E-nnomatics ed il gruppo Digital Humans.

Alla cerimonia hanno partecipato il prof. Salvatore Romanazzi – componente del Nucleo di Valutazione Uniba – e la dott.ssa Maria Teresa Bilancia, referente Eventi e Comunicazione dell’Agenzia per il Placement per l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro; Anastasia Buda, Corporate Citizenship Manager di Samsung Electronics Italia; Martin Arborea, Sales & Marketing Director di Openwork e Angelo Perrini, Founder e Managing Director di Sidea Group.

ALCUNI NUMERI DEL PROGETTO “SAMSUNG INNOVATION CAMP”

Sono stati oltre 10.000 gli studenti italiani registrati alla piattaforma di Samsung Innovation Camp, di questi il 45% formato da ragazzi ed il 54% da ragazze, a dimostrazione di un notevole interesse per le discipline digitali paritetico tra uomini e donne. Oltre agli studenti in corso, hanno partecipato anche molti neolaureati raggiungendo il 25% degli iscritti totali.

 

UN MINUTO PER SPIEGARTI COME PUÒ CAMBIARE IL TUO LAVORO CON JAMIO

In un mercato in continua evoluzione è necessario che le tecnologie seguano le tue esigenze.
Ecco il video di Jamio.

 



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