Jamio piattaforma cloud lowcode nocode
Digitalizzazione metodo lowcode nocode

MAGAZINE N.44 | Visione no-code, per partire col piede giusto e formare nuovi professionisti IT

Business case Jamio openwork

Cosa accade quando una start-up innovativa ed una cooperativa sociale si incontrano con il desiderio abbracciare il cambiamento?

Digitalizzazione con Jamio openwork

UNA SFIDA VINTA

Era una buona, anzi un’ottima idea.
Far incontrare una start-up informatica e una cooperativa sociale. E come tutte le idee ottime, stimolanti e innovative, davanti a sé aveva tante sfide da vincere.

Diciamo subito che le abbiamo vinte tutte (siamo modesti..): non perché siamo stati bravi( un po’ forse), o perché abbiamo avuto intuizioni giuste (alcune certo sì), o perché le condizioni esterne, di contesto, ce lo hanno permesso, ed è vero anche questo. Il vero motivo, quello più profondo, al cuore di tutto è che il desiderio e la domanda di entrambe le nostre realtà: Cooperativa Lanza del Vasto e Mistral Solutions, volevano lo stesso. Abbracciare il cambiamento. Per la cooperativa fare il primo passo nell’innovazione digitale, per gli amici informatici incontrare una realtà e un “mondo” del tutto nuovi. Così siamo partiti: abbiamo costituito una società insieme (Digital innovative Social Care), abbiamo presentato un progetto per un bando specifico del Comune di Genova, lo abbiamo vinto ed è iniziata l’avventura.

Che è durata un anno e più: da una gestione basata sulla carta, fogli excel e di registrazione presenza, documenti allegati a mail, richieste di acquisto perse nei meandri della burocrazia aziendale (chi non ce l’ha?) e tanto altro ancora siamo a poco a poco passati a digitalizzare i processi interni della cooperativa fidandoci e arricchendoci l’un l’altro.

Abbiamo faticato a capirci all’inizio e poi ancora, perché utilizzavamo linguaggi e competenze diversi e forse all’inizio un po’ di diffidenza reciproca l’avevamo; ma strada facendo tutto questo ha lasciato campo alla crescita del progetto che, ricordiamolo, riguarda non solo i processi di lavoro ma anche la possibilità di creare servizi innovativi digitalizzati per gli utenti della cooperativa.

Quel desiderio inziale è cresciuto con la consapevolezza che volevamo realizzare qualcosa che aiutasse concretamente le persone a lavorare e stare meglio. Operatori e beneficiari. Ora cosa esiste? La piattaforma DISC di servizi digitali integrati per la gestione dei processi di lavoro (personale, rendicontazione, documenti, archiviazione, automazione acquisti e manutenzioni, commesse, ecc.) e alcuni servizi di prossimità per gli utenti gestiti direttamente dalla piattaforma: prenotazioni online; calendario per appuntamenti come visite, terapie ricorrenti, meno; videoconferenza; accesso ai documenti; assistenza tramite ticket 24 h; giochi di memoria o di svago e cultura. Tutto all’interno di una configurazione personalizzabile e adattabile alle esigenze delle singole realtà.

Cosa ci aspetta? Forse la sfida più grande: affrontare il mare aperto delle tante realtà di cooperazione sociale, ma non solo, alle quali proporre il nostro lavoro e capire se davvero vinceremo anche questa sfida.

Quindi eccoci qui: DISC-DIGITAL INNOVATIVE SOCIAL CARE

Clienti Partner Jamio openwork

Nuova partnership tra Experis Italia (Manpower Group) ed Openwork per portare l’approccio no-code nell’offerta di soluzioni e professionisti IT

Experis Manpower Openwork

Essere oggi protagonisti nello scenario IT&Technology Consulting in Italia non può prescindere dall’attenzione verso quello che è uno dei trend che ha forte impatto rispetto al fenomeno dello shortage dei talenti in ambito ICT: lo sviluppo applicativo no-code di classe enterprise.

Per questo motivo Experis intende arricchire il proprio portafoglio di offerta grazie alla partnership appena siglata con Openwork produttore della piattaforma Jamio openwork una delle tecnologie emergenti nel settore che può già contare su un parco clienti consolidato e su una serie piuttosto nutrita di business case.

“Siamo molto soddisfatti di collaborare con un’azienda innovativa come Openwork. Attraverso questo accordo possiamo fornire un ulteriore contributo alla trasformazione digitale delle imprese italiane”, ha affermato Silvio Totaro, Head of Sales Experis Italia. “Experis supporta le organizzazioni mettendo a disposizione le proprie competenze e le tecnologie più all’avanguardia, attraverso la consulenza delle oltre 1.000 Persone che oggi affiancano le aziende nell’integrare e gestire l’innovazione, come l’implementazione delle soluzioni di Openwork”.

L’accordo – dichiara Martin Arborea Marketing & Sales Director di Openworknasce nell’ambito dell’operazione di rafforzamento del canale, che continuerà a vedere Openwork impegnata per tutto l’anno 2024, e rappresenta una strada verso l’espansione della nostra presenza nel mercato e nell’offerta di soluzioni IT all’avanguardia. L’esperienza di Experis nella capacità di analisi dei Business Cases, nel presidio del mercato e nella System Integration unita all’agilità della piattaforma Jamio openwork permetterà ai clienti di accedere a un ecosistema completo di soluzioni innovative e competenze specializzate riducendo il time to market ed i rischi implementativi”

Partnership Experis Openwork nocode

Poseidon sb prepara 5 nuovi no-code developer

Lowcode nocode Openwork

Mecspe Bari: Openwork alla fiera internazionale dell’industria manifatturiera per parlare di tecnologie per l’innovazione

Mecspe Ester Latronico Openwork

Gestire i processi manifatturieri con un approccio no- code, questo il titolo dello speech, tenuto da Ester Latronico Presales Manager di Openwork.

Collocato all’interno di un racconto congiunto fatto da più aziende appartenenti al Distretto Produttivo dell’informatica pugliese il tema trattato si è focalizzato su come accrescere la competitività e l’attrattività attraverso la digitalizzazione, innovando i processi della fabbrica, supportati da specifiche tecnologie software.

In particolare, l’intervento di Openwork ha illustrato come una piattaforma di BPM cloud  e no-code, come Jamio, abilita medie e grandi organizzazioni manifatturiere ad un approccio sistemico del lavoro, migliorando l’interconnessione tra i vari reparti e con gli altri attori della catena, fornitori e clienti, al fine di favorire la produttività e rendere l’impresa competitiva sul mercato in tempi rapidi.

Sicuramente tra i vari investimenti già fatti dalle aziende manifatturiere, ha raccontato Ester Latronico, ci sono tecnologie che intervengo a supporto di alcuni pezzi dei flussi tipici di una fabbrica, gli ERP per la produzione, piuttosto che un CRM per la vendita o un gestionale come SAP per l’amministrazione.  Tutte tecnologie verticali che risolvono egregiamente casi di business limitati ad un’area dell’organizzazione. Ma uno degli obiettivi della digitalizzazione deve essere anche quello di evitare i silos funzionali che limitano la condivisione di informazioni e la gestione di flussi intra area.  Più in generale le strategie di digitalizzazione e automatizzazione nel settore manifatturiero non devono essere solo focalizzate sulla produzione ma anche, sui clienti, sui processi e sulla valorizzazione delle persone.

Difatti, l’utilità di una tecnologia di BPM no-code è comprovata nei seguenti casi:

  • Nella supply chain laddove è opportuno estendere le funzionalità transazionali dei sistemi gestionali (ERP) con funzionalità orizzontali (processi). L’ERP è troppo rigido e costoso ed è poco opportuno estenderne l’uso all’intera popolazione aziendale. Ne traggano vantaggio, per esempio, processi autorizzativi legati alla gestione di un ordine o di fatture;

     

  • Per aprire l’azienda a clienti, fornitori, agenti, stakeholder che partecipano attivamente ai processi. Per esempio, per i flussi di raccolta ordini clienti, richiesta preventivi, gestione audit, gestione resi e reclami;

     

  • In presenza di diversi sistemi verticali per silos funzionali che sono poi «cuciti» da interventi di operatori, in quanto i sistemi non dialogano tra di loro. Tipico il caso di gestione end to end di una commessa;

     

  • Laddove un verticale non è adatto al nostro modo di lavorare e la configurazione non è sufficiente senza sviluppo custom, per esempio, audit dei fornitori, progettazione prodotto, studi di fattibilità di un prodotto;

     

Ed infine, laddove i processi chiave e di supporto vivono grazie alle buone prassi di alcuni ed all’uso di strumenti di produttività individuale (word / excel / email / whatsapp ). Ne sono tipici esempi le gestione di una RDA, l’approvazione di una fatture, la gestione di certificazioni, etc.

Se la piattaforma di BPM  è anche no-code ed erogata in cloud, accrescono i vantaggi in competitività in quanto:

 

  1. il business si avvicina alle tematiche di digitalizzazione e linee di business hanno maggiore autonomia nella loro trasformazione digitale grazie al contributo dei “Citizen Developer”;
  1. è possibile avviare progetti IT con un numero ridotto di risorse IT ed anche con una riduzione del budget;
  1. è possibile abilitare approcci incrementali alla digitalizzazione partendo dalla Prototipizzazione;

  2. è possibile realizzare soluzioni in tempi brevi e in modalità agile riducendo il vendor lock-in;

  3. si ha miglior controllo e gestione dei rischi implementativi ed operativi oltre che di cybersecurity, grazie alla supervisione delle soluzioni sviluppate ed alla sicurezza di una servizio cloud presidiato.

In sintesi, ha concluso Latronico, una piattaforme no-code come Jamio, utilizzata per gestire i processi Manifatturieri, può davvero dare una marcia in più per aumentare la competitività di una azienda e farla arrivare “prima”!!!  Per esempio, un’azienda di componenti per ingegneria dei fluidi digitalizzando il processo di emissione certificati ha risparmiato:

  • 50%  di tempo per l’emissione di certificati semplici
  • 80% per l’emissione di certificati più complessi

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